...Frasnedi...
ha interessi e ragioni polemiche che superano il limite della
città e dell'Italia stessa. Questi interessi, se non la
polemica, si manifestano nell'opera del Frasnedi attraverso una
libertà di sintesi che assume movimenti spaziali...
Virgilio
Guidi-cat.personale Venezia 1956
...e
c'è in Frasnedi una costante di stile che lo distingue
e si personalizza in una forza originale libera ma attenta
al proprio mondo da conquistare o da manifestare. al senso
in un primo momento, monotono dei quadri, si sostituisce dopo
un'attenzione maggiore, la varietà delle immagini e
appaiono momenti più raggiunti e vibranti..
Luigi
Scarpa-Il Gazzettino Venezia 18.10.1956
...Frasnedi
si è trovato fin dall'inizio su un piano diverso, più decisamente
astratto, senza alcun rovello intellettualistico, senza riguri
e rinunce ascetiche, portato a una confidente manipolazione
del pigmento cromatico e della materia, animata e vivente,
citoplasma, per intenderci, e non detrito minerale o scoria
minacciosa....
Renato
Barilli-cat.personale Roma 1957
....Il
primo elemento positivo della sua arte-che già notevole
successo ha ottenuto in una quanto mai intensa attività,
soprattutto nell'anno passato-è una coerenza assoluta
di linguaggio. Una pittura, questa del Frasnedi, volta spesso
al dramma nella ricerca intensa e distaccata di un motivo,
di una visione, di una creazione. La sua tavolozza si riduce
a pochi, essenziali colori (bastano poche note) che sanno centrare
nella varia e fantastica mistura di una spatolata (è in
questo il veemente mezzo tecnico adoperato), e negli accenti
di pura astrazione tutta l'energia di un dramma, tutta la fantasmagorica
congerie di emozioni e di suggestioni....
Umberto
Baldini-La Nazione 23.1.1958 Firenze
...Frasnedi serait
en France considéré comme se rattachant au
groupe tachiste, mais il à un plus grand souci de
la matière picturale que ces dernieres. C'est la pate
elle-meme qui le guide dans ses toiles où l'on assiste à des
explosions chromatiques intenses...
Jean
Bouret-Paris-Journal 24.4.1958 Paris
...Frasnedi,
dont la violence expressive ne souffre aucune retenue, ne fait
pas, comme trop de ses paires, une peinture triste et agressivement
expressioniste. on lui sait gré, puisqu'il aime crier
sa joie de peindre, de l'avoir exprimé avec le couleurs
de soleil et de feu qu'il affectinne...
Michel
Courtois-Arts.avril 1958 Paris
...il
inscrit des plan-couleurs avec methode meme quand nous les
voyons tourbilloner. le rytme reste toujours contenu et l'on
peut suivre sur les cimaises la volonté du peindre de
toujours demeurer le maitre de son effusionisme...
Claude
Riviere-Combat 26.1.1959 Paris
...Frasnedi
ha operato recentemente un processo di essenzializzazione dei
suoi "mativi" non ecludendo però la qualità,
la durata di quelle investigazioni in una materia più luminosa.
Già in alcuni dipinti del 1960 si poteva scorgere questa
nuova direzione, oggi si tratta di un accumulo di materia accampato
in una relazione più strutturale e motivata; talvolta
il rapporto è quasi monocromatico con una intensa evidenza
materica, data dallo spessore della zona tonale più incidente
o dai vari strati più timbricamente accesi...
Toni
Toniato-cat.personale Venezia 1962
....Il
suo esercizio è infatti, prima di ogni altra cosa, una
indagine sui dati visuali primari della "imagerie" di
massa, prevalentemente condotta a livello morfologico per individuarne
le declinazioni più caratteristiche e ricorrenti. Concentrare
in forme essenziali i messaggi ottici vuol dire per lui spogliarli
delle connotazioni secondarie, ridurli a realtà autonome,
ad "emblemi", bloccandoli nel momento in cui stanno
per alludere e per esercitare la loro forza simbolica...
Francesco
Bartoli-cat.Rassegna ramazzotti 1968 Milano
Su
un bel prato, fisicamente rievocato stelo per stelo, poggia
una fetta di natura non fisica ma simbolica; un quadrato, spesso
un palmo, di mare che pare ritagliato con la sega elettrica
in un repertorio di ideogrammi. Il mare come fascio di strisce
undulate parallele. E' l'ultima operazione del bolognese Alfonso
Frasnedi...
Fabrizio
Denticce- L'Espresso 25.10.1970 Roma
...A
contrasting color is used to convey a sense of thickness. Frasnedi
combines families of these forms to suggest trees, people and
assorted objects from bookends to cakes. the colors are attractive.
Jane
Gollin- ARTnews december 1970 New York
...Da
un lato Frasnedi può apparire sperimentatore spericolato,
dall'altro si fa minuzioso sistematore degli elementi linguistici
all'interno di quello spazio comunicativo che è il suo
quadro. Questa vicenda ormai, disegna un personaggio, e una
personalità, che non hanno molti riscontri nel panorama
artistico del nostro paese...
Franco
Solmi- cat.personale Milano 1970
...Il
lavoro di Frasnedi è invece più semplice, appare
addirittura anodino, si sviluppa sul filo di una constatazione,
grana un inventario di luoghi comuni la cui degradazione vuole
essere realizzata e resa più solenne, anzi essere addirittura
consacrata dal fatto di filtrare attraverso una materia, quella
pittoria, che per secoli è stata imppegnata a sublimare
i modelli della rappresentazione, naturali o artificiali che
siano.
Luigi
Carluccio- gazzetta del Popolo 29..1.1970 Torino
...Frasnedi
in quegli anni, seppe come pochi intepretare la volontà di
riconoscersi nel gesto, e nella grammatica, appunto della specificità pittorica.
Un informale che può certo sposarsi con la freddezza
pregmatica di certe esperienze d'oltre oceano, il suo, e che
tuttavia sentì quel bisogno di riduzione, di autoriconoscimento
nell'attività operativa, che sempre vuole significare
una coscienza ideologica del fare arte...
Giorgio
Cortenova- Il Giornale d'Italia 6.12.1974 Bologna
...ci
sembra che Alfonso Frasnedi nella sua analisi della realtà quotidiana
abbia saputo, eloquentemente, elaborare un messaggio, dove
l'itinerario visivo e stilistico, al di sopra di eccessi e
incongruenze, riesce a penetrare con logica fredda l'esatta
e neutra bellezza di un linguaggio perspicace, che promuova
una nuova atmosfera razionale, criticamente verificabile, e
che si apra a tutti con criteri valutativi precisi. L'unità formale
richiama la percezione ottica del soggetto, agendo sulla vista
e non sulla semplice articolazione di banali risargimenti catartici
e, nello stesso tempo, assumendo la forma discorsiva della
presa diretta, riporta la vittoria di un prodotto ormai da
consumare subito "il mare" e "il cielo" sul
concetto di spazio-temporalità e sullo spazio stesso
dell'arte.
Elverio
Maurizi-prefazione cartella grafica 1972 Macerata
...Nel
fornire i materiali del "gioco" Frasnedi non dimentica
di porre dubbi, interrogazioni, d'indicare segnali d'allarme.
La stele, simile nella sua stilizzazione a un ingrandito fotogramma
(e fotogramma diviene infine il quadro che la contiene) è un'altra
forma della "confezione" ma con qualcosa in più.
eretta sul terreno della sturia essa porta nella sua fragile
definizione pittorica l'idea del tempo, della consuzione delle
cose, ma anche frammenti di cultura: quasi un'amara testimonianza
della "impotenza" della poesia di fronte alla generalizzazione
della violenza nel mondo (sia Guernica o mille altre sue ripetizioni).
Silvano
Ceccarini-le Arti n.10/12 1975 Milano
...Le
forme si dispongono in equilibri e ritmi perfetti, in un silenzio
di toni spenti, in un colore piatto, agro, purissimo. Nel complesso,
avverti il raggiunto limite di una scarnificata ricerca, la
continua progressione verso la semplicità elementare
della forma;scopri una particolare vocazione allo splendore
cromatico come alla preziosità molecolare cantata dal
colore che talora giunge appariscente ed intenso, tenuto tuttavia
su bassi registri...
G.S.Chieco-
Le Arti gennaio 1975 Milano
....La
mostra ci presenta un Frasnedi che risale alle proprie origini
(in abiti nuovi) forse per trovare nuovo slancio, le "finestre" informali,
i moduli dei suoin ottimi anni all'inizio del '60, vengono
qui riproposte spoglie dell'antio pathos, affidate all'impatto
di due o tre colori tanto preziosi quanto elementari. Non diremo
di più: il serio ripensamento di un artista serio.
Giorgio
Ruggeri-Il Resto del Carlino 9.3.1976 Bologna
...In
Frasnedi il filo rosso della riflessione è una chiave
irrinunciabile per comprendere forme, impaginazione e funzioni
simboliche: la destinazione conoscitiva dell'arte si epifanizza
allora senza trasalimenti, né abbandoni: il richiamo
alla lucidità eccheggia irresistibile.
Piero
Romano-prefazione cartella grafiche 1976 Flash Bologna
...Nel
gioco raffinato e razionale dell'incontro-scontro di pochi
ed elementari colori si snodano e si impreziosiscono, rarefacendosi,
equilibri tenuti sul filo di impercettibili sensibilità ottiche
che si fanno linguaggio, alfabeto, monogramma. Una mostra incredibilmente
satura di emozioni dove tuttavia la presenza della ragione
filtra e contiene, pesa e deduce.
Valerio
Grimaldi-La Ribala 3/1978 Bologna
....ha
pensato bene di rialacciarsi alla propria estrazione culturale
e su quella tracciare un lungo e paziente itinerario che lo
ha portato a queste ultime semplificate figurazioni. Se osservate
lo spessore pittorico delle sue tele, scoprirete nelle fessure
cromatiche profondità impreviste, come un fresco tessuto
vegetativo capace di darvi ristoro ed attutire il frastuono
del mondo.
Giorgio
Ruggeri-Il Resto del Carlino 22.2.1978
...Attraverso
cifre semplici e enigmatiche, l'apprendista stregone (la magia
dell'arte è sempre un lungo apprendistato) sillaba le
cifre geometriche che ci separano da qualcosa: un quadrato
spaziale, una striscia orizzontale, una ocupazione dello spazio
visivo che in qualche modo è un grafico di battaglia
sulla situazione di un essere e di un altro essere. Ciò,
dunque, che a noi appare semplice, anzi, semplicizzato, Frasnedi
rende astratto e comprensibile soltanto sulla lunghezza d'onda
della mente.
Gregorio
Scalise- cat.personale Carpi 1989
I
dipinti di Frasnedi hanno una loro struttura, forte, evidente,
immediata e una trama sottile, dove a volte i riquadri dipinti
nella tela evocano veri e propri schemi, temi del passato.
Il significato della ricerca di Alfonso Frasnedi... sta nella
sintesi, attraverso una pittura fresca e nuova, della tradizione
statunitense da Kennet Noland a Marc Rothko e della lunga durata
dell'informale europeo da Jean Dubuffet ad Antoni Tapies.
Arturo
Carlo Quintavalle- Panorama 21.2.1993
...Se
infatti egli è sempre stato attento al colore e alla
luce, lo ha fatto non per esprimere la realtà esterna
ma quella più intima di uno stato d'animo; di un qualcosa
cioè non completamente astratto (come a prima vista
potrebbe sembrare a un'affrettata visione) che trova la sua
ragion d'essere nel sottile gioco delle vibrazioni sempre diverse.
ed è pure presente in lui la preocupazione di darci
la dimensione segreta di uno spazio interiore mai immobile
anche se avulso da forze violente...
Roberto
Vitali-Mongolfiera n.57, 1993 Bologna
...Colori
spesso ancora referenziali, pennellate cariche di residua emotività che,
mentre danno conto di un sensoriale rapporto col mondo, rivelano
l'atteggiamento intellettuale ed esistenziale dell'Autore:
solo ciò che la mente e la logica consentono diventa
pittura sulla tela, diventa quadro.
Nadia
Raimondi- cat.personale Nonantola 1993
...la
sua pittura è al contrario cresciuta: in capacità di
rischio, direi, ed in libertà d'assetti. Rischio che
mi pare essa consapelvolmente corra ogni volta che un persistente
bisogno d'asprezza-sottole vesti, ad esempio, del canone dichiaratamente
geometrizzante che spesso abita, talvolta strutturandola vistosamente,
la spaziosità el dipinto- s'inframette nella tramatura
trepida, incantata del colore come avviene nell'opera del '78,
di davvero bonnardiano abbandono, che è a capo di queste
immagini, e analogamente in una delle ultime, quel PROGETTO
DELLA MEMORIA ove la figura geometrica affiora ormai quasi
precariamente allo sguardo, al culmine di un tenue, sussurrato
fraseggio di toni accordati. Ed è una frizione, questa
che Frasnedi non rinuncia ad assicurare alla sua immagine (e
non diversamente l'altra, che spinge talvolta l'un l'altro
vicini colori dissonanti), che, se ne interdice un modo distesamente
lirico d'ascolto, la sottrae ad un troppo facile e suadente
suo consistere. In rischio, dunque, ed in libertà: libertà che
si verifica soprattutto nell'intento di lasciar correre la
pittura- al di là di queste griglie non programmatiche
ma interne ormai, connaturate alla propria fonda natura- lontana
da ogni preventivato assetto, aliena ad ogni mondanità,
inconsapevole di strategie atte a consacrarla; e prossima invece,
ad amori antichi, a desueti pensieri di forma: capaci di contaminare,
per lo stare lungo che han fatto nell'animo e nelle mani di
Frasnedi, Bonnard e De Stael, Fautrier e Rothko.
Fabrizio
D'Amico-cat.personale Bologna 1993
...La
grande mostra del 1989 fece il punto su questa situazione naturalistica
astratta idealmente collegata attraverso le fasi intermedie
alle lontane esperienze ultimo-naturalistiche, risultato di
una tenace pratica di lavoro di oltre trenta anni. Vi si riscontrano
motivi che ricorreranno anche in seguito fino ad oggi, la linea
orizzonte, e anche d'orizzonte, che divide lo spazio in due
campi labilmente naturalisti, le stesure per tratti paralleli,
il gesto misurato, le raffinate relazioni tra i colori, il
riquadro o finestra entro il quadro: episodi di forma e materia
fattori di uno stile personale che è pervenuto all'assoluto
rigore, all'esatta calibratura, alla sintesi estrema: i luoghi
della poesia pura.
Arrigo
Grazia-cat.personale Nizza 1996
...Credo
che se-oggi- dipingere abbia ancora un senso (e sono in molti
a chiederselo) vada ricercato nel piacere dell'occhio e nella
consapevolezza di riuscire ad arricchire il misero vivere della
quotidianità di attrezzature che schivano i rottami
di una società falsamente edonistica. Credo che la sapienza
cromatica dei quadri di Alfonso Frasnedi dia gioia visiva "disinteressata" (nella
più aderente accezione kantiana). E questo è abbastanza.
Paola
Sega Serra Zanetti-monografia Frasnedi 1997
...Ma
astratto per coerente, solida ed ormai remota scelta. Frasnedi
ha oggi deposto anche quell'ultima metafora di razionale ortodossia,
consentendo alla sua pittura la massima- e più rarefatta-
libertà espressiva. "Paesaggi" d'ombre grigie
e di prima luce ed "Apparizioni"; ancora titoli come
brani poetici che danno vita a spazi senza più confini,
ad orizzonti appena solcati da "segni" evocanti una
naturalità tutta intellettuale dove la vibrazione del
colore che occupa una linea appena accennata-forse una demarcazione
tra cielo e terra- è come un trasalimento. Che viene
avanti dalla profondità di uno spazio che potrebbe essere
sì fisico, che è invece solo intellettuale e
perciò misterioso e suggestivo.
Carlo
Federico Teodoro-cat.Dentro e oltre l'ultimo naturalismo, Gualtieri
1997
...
L'horizon est l'un des élément de la typographie
de Frasnedi qui se précise depuis le début de
son itinéraire jusqu'à trouver son accomplissement
dans les années 90. L'horizon, c'est peut-etre là où naissent
les arc-en-ciel. L'horizon, l'horizontal, ne peut pas se passere
du vertical: c'est simultanément la jonction et la séparation
des pres et des nuages, du ciel et de la terre. C'est l'horizon
qui donne le relief, qui indique le contraste, tout comme la
surface, qui n'est jamais plane. avec ses horizons infinis,
Frasnedi démontre qu'il n'y a plus de fond. le ciel
par exemple n'est pas au fond du paysage mais il en fait partie
intégrante. il n'est plus comme durée, mais comme
coupure, comme rythme de la vibration. Comme horizon....
Sebastien
Krauer-cat.personale Lausanne 2000
...Des
ses empruntes aux différentes mouvement picturaux (expressionisme
abstrait, pop art) l'artiste sortit indemne mais n'oublia pas
les fameuses traces-écritures de ses débuts.
Elles s'expriment ici dans une contexte tou à fait différent,
celui du paysage, colore, et plus particuliérement du
ciel de l'horizon...
Raphaelle
Renken-24 heures 3.3.2000 Lausanne
...Alfonso
Frasnedi è certamente il pittore più significativo
e più originale che sia uscito dopo Morandi dall'"Officina
bolognese" nell'arco secolare del Novecento pittorico
italiano.
E non si tratta soltanto di affinità e vicinanza sul piano
qualitativo della creatività e dei valori.
Oltre alla genialità del talento artistico, Frasnedi ha
in comune con l'insuperato maestro dei silenzi e delle atmosfere
anche l'amaro ma fortificante destino della solitudine.
Una solitudine che assumeva in Morandi il carattere di un'ascetica
riservatezza e/o di un autosequestro meditativo, mentre
nel più giovane e caratterialmente più dinamico
e intraprendente Frasnedi si trasforma in una condizione oggettiva
e costante di esilio per cui il "natio loco" diventaoggetto
simultaneamente di amore e di odio, nel ritmo alterno della nostalgia
e del rifiuto.
Morandi e Frasnedi erano dunque congenialmente associati alla
inquietante corporazione dei Solitari...
Vittorio Vettori - introduzione alla mostra "Suoni
di luce Segni d'ombra" Rocca Sforzesca di Dozza - 2000
...Gli
otto segni, spiegati nel CANONE DELLE MUTAZIONI, aiutano a
penetrare i misteri del Tao. Dunque, come decifrare qui
il Tao dell'arte pittorica? A nostro avviso, il Tao di questo
artista italiano consiste in un contrasto fra il silenzio e
la voce. Sotto il suo pennello appare qualcosa come il crogiolo
adoperato da un alchimista per la trasmutazione dei metalli,
che entra in eruzione come un vulcano. "A nero, E bianco..." diceva
Rimbaud in VOCALI. All'occorrenza, il nero è il silenzio
profondo che fa mormorare sommessamente l'acqua in ebollizione,
in effervescenza... E allo spettatore sembra di udire una voce
di tenore, di concerto con voce di soprano. Da queste immagini
si capisce meglio perchè i taoisti cinesi dicevano
che " il silenzio è la migliore musica del mondo".
Shen Dali, Dong Chun in "Frasnedi/Matisse" Edizioni
Spirali/Vel Milano 2001
...D'où des
espaces chromatiques aux contours vaporeux, et des motifs qui
semblent sésonner à l'infini. Une peinture vibratoire,
intensifiée par l'omniprésence de l'horizon.
Elément costitutif de ses compositions, il tient de
la trace, de l'allusion plutot que de la ligne bien dèfinie.
Un repére qui joue avec les verticales du tableau et
laisse filtrer la lumière à l'endroit où se
rejoignent mer et ciel. travaillé parfois en sèrie,
chaque toile est marquée par un rythme et des teintes
qui lui sont propres. A appréhendre comme un poème.
Fabienne
Rossier-24 heures 19.7.2002 Lausanne
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